Obiettivi di legislatura del Consiglio CERiS
dal 2023 al 2026
La CERiS è la Comunione delle Chiese evangeliche riformate e di altre Chiese protestanti in Svizzera. La sua azione è guidata dal principio di sussidiarietà. Con la Costituzione del 2020, le Chiese membro hanno espresso la volontà di rafforzare la loro unione e la comunione esistente tra di loro. Il lavoro del Consiglio
e di conseguenza la struttura, l’organizzazione e i progetti dell’ufficio direttivo si attengono a quanto previsto dalle basi e dai compiti formulati nella Costituzione della CERiS.
Scegliendo tra i molti progetti in cantiere, il Consiglio stabilisce tre priorità per lo sviluppo ulteriore della comunione tra le Chiese nella legislatura 2023–2026.
La Chiesa evangelica riformata in Svizzera, mediante le sue prese di posizione spirituali e politiche, ottiene ascolto in tutto il paese, anche al di là della cerchia dei suoi membri.
Con la prima priorità, il Consiglio intende rafforzare, nell’opinione pubblica, la percezione del mandato della CERiS a favore dell’intera società e affrontare in modo proattivo la questione della «perdita di importanza» e dell’emarginazione delle prese di posizione e dei valori evangelici.
Le Chiese membro e le persone che le compongono si considerano parte della Chiesa evangelica riformata in Svizzera.
Mediante la seconda priorità il Consiglio intende intensificare la vita ecclesiale ai tre livelli: comunità locale, Chiesa membro e Comunione di Chiese e vuole promuovere la vita spirituale a livello della Comunione di Chiese. Il Consiglio ritiene che ciò sia un tema centrale legato al passaggio dalla FCES alla CERiS.
Obiettivi 3 e 4
Responsabili e collaboratori delle Chiese membro sostengono e promuovono la crescita della Chiesa nelle comunità e in altri formati innovativi.
Con la terza priorità il Consiglio intende aiutare le Chiese membro a rimanere attrattive per diverse fasce della popolazione e raggiungere anche persone che non sono state socializzate nella Chiesa. Il Consiglio riconosce inoltre nella raccolta di dati empirici e nella loro interpretazione sotto la responsabilità dell’istituzione, l’opportunità di contrapporre agli scenari negativi, incentrati unicamente sul numero dei membri, le effettive nuove spinte e gli sviluppi orientati al futuro.