I bambini sono il futuro della comunità umana e sono sotto una protezione speciale. Durante la fuga i bambini li perdono entrambi: lo status di protezione privilegiato e la prospettiva di un futuro, che sia il loro, che sia forgiato da loro. Per le precarie condizioni di vita i bambini rifugiati diventano una generazione perduta. Perdendo i bambini, i Paesi da cui sono dovuti fuggire i bambini perdono il proprio futuro. Dal modo in cui noi ci occupiamo dei bambini rifugiati dipende se i loro Paesi di origine potranno in futuro tornare a essere la loro patria. I bambini sono infatti l’unico fondamento su cui le regioni di crisi di oggi possono costruire la loro speranza di un domani di pace e dignità umana.
In palese contrasto con ciò, la gestione dei bambini rifugiati. Molti bambini, non accompagnati o separati dai propri congiunti, che tra il 2017 e il 2019 sono arrivati in Europa at-traverso il Mediterraneo sono stati respinti in Libia e lì imprigionati in condizioni terribili. Nei campi profughi e nei centri d’accoglienza europei raramente si fa una distinzione tra bambini e adulti. Questo vuol dire che i bambini sono alla mercé di violenza e di abusi da parte degli adulti tanto quanto in balìa di autorità e di una burocrazia che presta solo poca o nessuna attenzione agli specifici bisogni dei bambini.
Le Chiese cristiane e la Comunità ebraica in Svizzera si rivolgono con un appello alla politica e al diritto affinché le raccomandazioni dell’UNHCR vengano attuate e rispettate. Le priorità: 1. Adeguato collocamento dei bambini nei centri di accoglienza; 2. Nessuna detenzione per l’immigrazione di bambini; 3. Informazioni complete nella lingua e al livello dei bambini; 4. Sostegno individuale ai bambini, non accompagnati o separati, da parte di personale qualificato; 5. Accesso costruttivo alla formazione; 6. Ricongiungimento familiare accelerato.
Nelle Scritture ebraiche e cristiane, i bambini sono una benedizione di Dio. Questa distinzione, che vale per tutti i bambini, ci ricorda ciò che noi dobbiamo a loro. I bambini sono sempre le vittime più innocenti e deboli della discordia e della violenza umana. I loro destini sono i sismografi del nostro futuro. Le prospettive della nostra vita dipendono dalle speranze di vita dei bambini, dono di Dio.
Esther Gaillard
Vice presidente della Chiesa evangelica riformata in Svizzera CERiS
Vescovo Dr. Felix Gmür
Presidente della Conferenza dei vescovi svizzeri CVS
Vescovo Dr. Harald Rein
Chiesa cattolica cristiana della Svizzera CCC
Herbert Winter
Presidente della Federazione svizzera delle comunità israelitiche FSCI